Dico subito che il voto è utile se è dato pensando al Paese.
Un voto espresso per il bene comune del Paese è quello dato per l’Unione di Centro perché sta pensando ad una politica che abbia al centro la persona, i suoi bisogni, le sue aspettative. È un voto che proietta un futuro.
È un voto che rompe il duopolio politico che nel tentativo di radicalizzare la scelta sta mostrando di essere alle corde e di avere paura.
Ho letto chiaramente il loro obiettivo: colpire il centro.
Questo è già la nostra prima e vera vittoria: il “centro c’è”, è una proposta seria… non è inutile, sono persone che interrogano le coscienze, innova un sistema ormai al paradosso dello scambio tra le opposizioni .
L’Unione di Centro è un “centro” riformatore, autonomo e con una sua specificità che vuole dare slancio ad un nuovo modo di fare politica.
Abbiamo opposto il virus della libertà alla pretesa di autosuffcienza!
La nostra presenza ha liberato gli elettori dall’obbligo di scegliere se stare di qua o di là, ci siamo anche noi e richiamiamo ad un voto libero e responsabile.
Il voto deve essere utile al Paese, non a promesse mirabolanti che non possono essere mantenute.
Il voto deve servire a scegliere una politica seria, coerente e di buon senso che pone sceglie soluzioni concrete per il bene comune, per riscattare dimensioni e ruoli vivi presenti nel nostro Paese, nel rispetto dei valori fondanti la nostra società…
Il resto è utilitarismo.
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