DI MATTEO LIUT (Avvenire 18/5/2008)
Accompagnare da vicino, «con paterna sollecitudine, in modo cordiale e sapiente, i movimenti e le nuove comunità, perché possano generosamente mettere a servizio dell’utilità comune, in modo ordinato e fecondo, i tanti doni di cui sono portatori e che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare ». Questo il rinnovato mandato che il Papa ieri ha voluto affidare al gruppo di vescovi partecipanti al seminario di studio promosso dal Pontificio Consiglio per i laici nei giorni scorsi a Rocca di Papa e conclusosi ieri con una tavola rotonda cui hanno preso parte, tra gli altri, il cardinale Camillo Ruini e don Julián Carrón, e con l’udienza assieme a Benedetto XVI. Un appuntamento che ha visto al centro della riflessione una frase rivolta dallo stesso Ratzinger lo scorso novembre a un gruppo di vescovi tedeschi in visita ad limina: «Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore».
I vescovi presenti a Rocca di Papa si sono confrontati su questo tema anche grazie all’intervento di alcuni fondatori di movimenti laicali, come ha ricordato ieri davanti al Papa il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio dei laici. «La ringraziamo per il suo altissimo magistero sui movimenti ecclesiali e le nuove comunità – ha detto il porporato citando alcuni passaggi di discorsi e scritti dello Pontefice su questo tema – e per la costante esortazione ai pastori della Chiesa a essere attenti e docili alla voce, dello Spirito ». Nei loro discorsi il Pontefice e il cardinale Rylko, hanno indicato nel Seminario di Rocca di Papa un’ideale prosecuzione del grande incontro del 3 giugno 2006 quando Benedetto XVI radunò migliaia di appartenenti a più di cento nuove aggregazioni laicali. Un evento che si collocava sulla scia del precedente grande incontro con Giovanni Paolo II nel 1990. «È stata una vera epifania della Chiesa in tutta l’affascinante e doviziosa varietà dei suoi carismi», ha detto Rylko riferendosi all’incontro del 2006. «Andare incontro con molto amore ai movimenti e alle nuove comunità – ha sottolineato ieri il Papa – ci aiuta a comprendere che essi sono un dono del Signore, una risorsa preziosa per arricchire con i loro carismi tutta la comunità cristiana». Queste aggregazioni, infatti, «sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l’attuazione del Concilio Vaticano II». Inoltre, ha concluso il Papa, «l’autenticità dei nuovi carismi è garantita dalla loro disponibilità a sottomettersi al discernimento dell’autorità ecclesiastica. I movimenti e le nuove comunità hanno dimostrato di sapere bene che fedeltà e libertà sono assicurate, e non certo limitate, dalla comunione ecclesiale».
19 maggio 2008
Il Papa e i movimenti
Il Papa: i movimenti un grande dono per tutta la comunità
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