08 gennaio 2007

Cellule staminali

L'opinione dell'esperto italiano, Carlo Alberto Redi
«Una speranza per superare lo scoglio etico»

ROMA - Apre una speranza concreta di superare il grande scoglio della ricerca sugli embrioni, la scoperta di cellule staminali embrionali nel liquido amniotico pubblicata su Nature Biotechnology: ne è convinto Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di biologia dello sviluppo dell'università di Pavia e direttore scientifico del Policlinco San Matteo di Pavia. Il risultato pubblicato oggi, ha osservato l'esperto, è il frutto di una sperimentazione molto lunga e che si basa su dati molto consistenti. «È una ricerca che testimonia come la biologia cellulare stia mantenendo tutte le promesse, compiendo passi in avanti ogni giorno», ha aggiunto. Poter prelevare cellule staminali embrionali nel liquido amniotico significa avere a disposizione una quantità di cellule tale da coprire tutti i tipi immunologici. «Questo significa - ha detto ancora - che basterebbe una banca di 100.000 campioni di liquido per l'intera popolazione mondiale. Potremmo dire che a questo punto la medicina rigenerativa può superare grandi sfide». Il risultato pubblicato oggi, ha proseguito, «è anche un esempio di come la comunità scientifica si stia organizzando per superare lo scoglio della ricerca sugli embrioni». Un risultato, ha concluso Redi, che induce a «guardare con ottimismo ai prossimi anni» e a ricordare che la biologia delle cellule staminali è uscita dai laboratori appena dieci anni fa: «è un aspetto che i decisori politici dovrebbero considerare, assegnando finanziamenti adeguati».
(Corriere della Sera - 8/1/2007)

A questi punti, si potrebbe smettere di sterminare migliaia di esseri umani o di utilizzarli come cavie, visto che non è necessario neanche ai fini di ricerca. Tra l'altro questa non è che sia una grande novità, dato che già si sapeva che le staminali si trovano, per esempio, anche nel cordone ombelicale, e che basterebbe raccoglierli invece di buttarli via. Staremo a vedere...

3 commenti:

  1. Il REDS

    Speriamo che quella notizia apparsa su Nature Biotechinology si concretizzi nel giro di breve.

    Cmq mi sorge un dubbio...sei sicuro che le cellule staminali siano tutte uguali ai fini della ricerca?
    Quando dici:"...Tra l'altro questa non è che sia una grande novità, dato che già si sapeva che le staminali si trovano, per esempio, anche nel cordone ombelicale"...

    Questo è vero, ma non sono sicuro che siano dello stesso tipo per la ricerca...Mi documenterò...

    (cmq a logica mi torna un pò strano che gli scienziati (e i governi che li finanziano) spendano soldi sugli embrioni quando possono avere materiale gratutito in abbondanza...)

    Cmq mi documenterò...

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  2. in effetti credo che non siano proprio uguali... ora pubblico un'intervista a Paolo De Coppi... è interessante il fatto che proprio le sue convinzioni religiose, per le quali non accetta la sperimentazione sugli embrioni, l'hanno portato a fare questa scoperta.

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  3. Mi sono informato. Vai su Wikipedia e digita "cellule staminali". E' chiaro e sintetico.
    Fino ad oggi solo le cellule degli embrioni hanno la capacità di trasformarsi in qualsiasi altra cellula (cellule totipotenti). Quelle del cordone ombelicale, si trasformano in alcune tipologie di cellule e basta.

    Ora, bisogna fare una riflessione.

    E per una volta facciamola senza partito preso.

    Fino ad oggi l'embrione era l'unico "soggetto" le cui cellule staminali erano totipotenti (vedi wikipedia). E quindi non mi sembra che fosse completamente senza senso la ricerca su questa tipologia di "soggetto", considerato soprattutto (e questo non lo dite mai) che la sorte degli embrioni di cui stiamo parlando è, spesso e volentieri, il cestino.

    Se un domani, e qui arrivo all'articolo, sarà possibile trovare lo stesso tipo di cellule da altre parti, penso che gli scienziati stessi saranno i primi ad esserne felici, almeno potranno fare le loro ricerche in santa pace.
    Cmq fra pubblicare un'esperienza su una rivista scientifica, e poi passare alla sua effettiva realizzazione su larga scala, c'è il suo tempo. Speriamo che tutto vada per il meglio e che in fretta si possa studiare questa nuova fonte di cellule totipotenti.

    Resto comunque dell'idea che abbiate una concezione un pò strana della vita. Non capisco con quale parametro privilegiate la vita di un embrione la cui sorte è la spazzatura, a scapito di quella di un malato...Boh, semmai un giorno me la spiegherai di persona, perchè davvero mi sfugge e vorrei cercare di capire

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