Non dico che gli abortisti o gli eutanasisti non debbano portare avanti le loro battaglie, ci mancherebbe. Ma dico che non ha senso dire che devono essere riconosciute perché lo stato è laico. Non c'entra nulla. Vanno riconosciute se la maggioranza degli italiani è d'accordo, altrimenti no. C'è chi basa ancora tutti i principi e valori morali sulla fede cristiana, e chi qualche principio lo basa su altre cose, ma lo stato è laico e democratico, nel senso che a governare non è una religione o una divinità, ma un popolo libero, che intende veder riconosciuti i valori in cui crede, a prescindere dalla fede.
08 gennaio 2010
Idee sul laicismo
Penso che il dibattito eterno sulle cose che devono essere consentite dalla legge perché lo stato è laico abbia poco senso. Quello che è giusto o sbagliato, in una democrazia, lo decide la maggioranza. E la maggioranza degli italiani, ad esempio, considera ancora sbagliato uccidere, rubare, non soccorrere chi trova per strada in fin di vita. Cose che sono dettate dalla Bibbia, e che a dar retta ai laicisti andrebbero forse tolte dall'ordinamento di uno stato laico. Eppure proprio i laicisti si riconoscono in questi valori, come anche nella fratellanza, nel rispetto reciproco, nella solidarietà, nell'onestà, tutte cose che derivano dalla fede cristiana, e che in Europa siamo soliti riconoscere come giuste, fondamentali.
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