16 luglio 2009

Beppino Englaro a Empoli

Noi del gruppo consiliare e della sezione territoriale di Empoli dell'UDC, riteniamo di doverci dissociare dall'avvenuto riconoscimento a Beppino Englaro, nell'ambito del Premio Pozzale 2009.
E' stata per noi una scelta infelice, che si aggiunge all'onorificenza già data a Englaro dall'Amministrazione di Firenze, e che propaganda un laicismo ideologico tendente ad affermare la cosiddetta "cultura della morte". Cioè l'idea che sia l'uomo a dover decidere chi è degno o meno di vivere.
Pur riconoscendo la sofferenza del signor Englaro nel vedere sua figlia in condizioni al limite della pietà, crediamo che quella vita fosse ugualmente un dono da difendere, e non da sopprimere. Aldilà delle motivazioni, Beppino Englaro è un uomo che ha fatto uccidere (anzi, morire di fame e di sete) la propria figlia, crimine per il quale, a nostro avviso, non dovrebbero esistere giustificazioni.
Pertanto siamo amareggiati dalla decisione presa dalla giuria del Premio Luigi Russo attribuire un riconoscimento al libro di Englaro, e dalla partecipazione del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale alla premiazione.

Davide Pelagotti

Unione di Centro - Empoli

2 commenti:

  1. Il fatto che Englaro padre susciti molta simpatia in toscana mi toglie molta simpatia per questa regione..comunque sia il compito di un credente in politica è e resta quello di testimoniare la sua fede e da questo non può che derivare un bene per tutti. un caro saluto.

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  2. Ciao Davide, sono sempre io la solita polemica Cie... che dire, non avevo voglia di mettermi a polemizzare con quelli di gonews dove il tuo intervento è ampiamente dibattuto, non mi piacciono quei tono tutto qua. Per questo sono venuta a commentare sul tuo blog, come non facevo da molto tempo... inutile che io stia a farti discorsi che già sai per farti cambiare idea e che si fondano sul poter pensare anche solo per un attimo di mettersi nei panni di chi vede la propria figlia morire per 17 anni.. io ho perso da poco una persona molto molto cara nello stesso modo e so cosa vuol dire, credimi. Non lo auguro a nessuno. Per questo, mi spiace particolarmente vederti prendere questa posizione. O meglio, rispetto il fatto che tu la pigli ma non credo sia quella giusta. Tutto quà, te l'avevo da dire!
    Mettiamola così: rifletti solo sul fatto che Dio Eluana Englaro l'aveva chiamata a sè 17 anni fa, ed è stato l'uomo a prolungare il suo passaggio sulla terra. Ha senso? No. Una persona che conosco ha un parente nello stesso stato della signorina, e vedessi quanta tristezza e quanta disperazione c'è dietro. Se riuscissi a vederla, credo che non parleresti nè di cultura della morte nè di omicidio nè di volontà di far morire di fame e di sete la propria figlia. Perchè in questi casi la volontà c'entra ben poco. Sai, il tuo articolo ha scatenato polemiche su quanto stia realmente soffrendo il sig. Englaro. Che squallore vedere che la città in cui viviamo, quella per cui il signore del precedente commento non prova simpatia, sta dibattento su stupide questioni che si sono dette in tivvù invece di riflettere interiormente, magari arrivando a conclusioni diversissime come la mia e la tua, che sono nettamente in antitesi.. ma almeno smetterla di urlare! Ormai l'Italia è questa: chi urla di più, chi offende di più, vince. Perchè invece non organizzate un confronto vero su questo tema, voi dell'UDC? Un confronto paritario, non una conferenza, si sa come possono andare a finire queste cose... sarebbe stata, per una volta, una polemica costruttiva. Magari qualcuno riuscirebbe a capire la vostra posizione, o almeno a rifletterci. ma dovreste mettervi in discussione voi stessi, e penso che come cristiani cattolici fedeli ai dettami non lo facciate spesso. Pensaci.
    Cie

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