26 settembre 2008

Ingerenze vaticane

Per tutti quelli che fanno i soliti discorsi che il Vaticano sta con Berlusconi e viceversa, che la Chiesa è di destra-reazionaria-fascista, eccetera eccetera, leggiamo dal Corriere della Sera di oggi:

Critiche anche alle normative europee: «Troppi ostacoli, restrizioni e Barriere»

Immigrati, Vaticano contro governo e Ue

Editoriale in prima sull'Osservatore Romano contro il giro di vite adottato dell'esecutivo

CITTA' DEL VATICANO - L'Osservatore Romano critica oggi con parole severe il «giro di vite» adottato dal governo italiano sui ricongiungimenti degli immigrati e i richiedenti asilo, e allo stesso tempo attacca le politiche europee che prevedono «restrizioni, ostacoli e barriere» all'immigrazione, contenute nel piano che sarà all'esame del prossimo Vertice europeo di ottobre. Lo si legge in un articolo din prima pagina firmato dal responsabile della Caritas italiana don Vittorio Nozza che aggiunge: «intristisce quando, dal mondo politico, arrivano segnali contrari che alimentano un clima di paura e intolleranza».

Ora voglio vedere se i soliti criticoni di sinistra si scandalizzeranno di queste ingerenze del Vaticano come fanno di solito, o se invece quando ingerisce contro il governo di Berlusconi gli va benissimo (questo, in effetti, è quello che fanno di solito).



24 settembre 2008

Open Doors

Open Doors studia le persecuzioni di cristiani in tutto il mondo e stila una classifica di paesi in base all'intensità della violenza anticristiana.

Visita www.opendoorsusa.org


Open Doors World Watch List 2008

January 2008:

Ranking 2007:

1. North Korea1.
2. Saudi Arabia 2.
3. Iran 3.
4. Maldives 5.
5. Bhutan 7.
6. Yemen6.
7. Afghanistan10.
8. Laos9.
9. Uzbekistan11.
10. China 12.
11. Eritrea13.
12. Somalia4.
13. Turkmenistan 14.
14. Comoros 15.
15. Pakistan 17.
16. Qatar1 25.
17. Vietnam8.
18. Chechnya16.
19. Egypt 18.
20. Zanzibar Islands2New
21. Iraq 21.
22. Azerbaijan22.
23. Libya 26.
24. Mauritania 32.
25. Burma (Myanmar) 19.
26. Sudan (North) 20.
27. Oman 36.
28. Cuba24.
29. Brunei 23.
30. India 29.
31. Algeria 31.
32. Nigeria (North) 27.
33. Djibouti28.
34. Turkey35.
35. Kuwait 39.
36. Sri Lanka30.
37. Tajikistan34.
38. United Arab Emirates 38.
39. Jordan 40.
40. Morocco 33.
41. Belarus42.
42. Palestinian Territories2New
43. Ethiopia 37.
44. Syria45.
45. Bahrain 50.
46. Tunisia 46.
47. Indonesia41.
48. Bangladesh44.
49. Kenya (Northeast)47.
50. Colombia (Conflict Areas) 43.

Focus on Top 5 WWL Countries


Severe persecution


Oppression

Severe limitations

Some limitations

Some problems

[1] More information was received on this country causing the change in position
[2] New to the list in 2008

Back to main article

Download the Open Doors World Watch List 2008

Perseguitati, ma non abbandonati

2Corinzi 4

1 Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; 2 al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.
3 E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono, 4 ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù. 6 E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.
7 Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. 8 Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, 10 portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 11 Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. 12 Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
13 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, 14 convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. 15 Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. 16 Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, 18 perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.

23 settembre 2008

Silenzio sull'India e altro...

E' incredibile, ma questo continuo massacro di cristiani non interessa a nessuno. Sembra che non faccia scalpore, probabilmente non attira audience, fatto sta che i media italiani non ne parlano, se non fosse per i media cattolici qui non se ne saprebbe nulla.
Ma all'estero non va meglio, dando un'occhiata ai maggiori quotidiani stranieri. Non dice nulla neanche la Croix, il più importante quotidiano cattolico francese.

Gli estremisti indù non tollerano che i poveri, i paria, gli ultimi, prendano coscienza della dignità della propria vita, grazie all'annuncio del Vangelo. Sono un pericolo se iniziano a sentirsi uomini al pari di tutti gli altri.

Intanto in Gran Bretagna sono stati istituiti tribunali islamici, che risolvono cause civili con le norme della sharia, come si racconta in questo articolo.

Altri cristiani uccisi in India

India: assassinati tre cristiani, tra cui un sacerdote

MUMBAI, martedì, 23 settembre 2008 (ZENIT.org).- Un sacerdote e due laici sono stati assassinati nelle ultime ore in India, secondo quanto ha reso noto ieri l'agenzia cattolica “AsiaNews”. Nel frattempo, continuano gli attacchi a chiese e centri cristiani negli Stati di Chhattisghar, Orissa, Madhya Pradesh, Karnataka e Kerala.

Il sacerdote cattolico assassinato si chiamava Samuel Francis e apparteneva alla Diocesi di Meerut (Agra, a 400 km da Nuova Delhi). Era conosciuto per la sua vita ascetica secondo la tradizione indiana e perché era un promotore carismatico del dialogo interreligioso, sia con gli indù che con i musulmani. Il suo corpo è stato trovato con le mani legate e con ferite alla testa nell'ashram (monastero) in cui viveva.

I corpi di altri due cristiani sono stati ritrovati fatti a pezzi e gettati in una cisterna nello Stato dell'Orissa. Uno di loro era stato catturato dagli estremisti mentre cercava di fuggire con la sua famiglia in un campo di rifugiati.

Secondo quanto ha denunciato il Consiglio delle Chiese dell'India (All India Christian Council), solo nell'Orissa sono già stati uccisi 37 cristiani, tra cui due pastori protestanti; più di 4.000 case sono state date alle fiamme e circa 50.000 fedeli sono fuggiti nei campi di rifugiati o nella foresta.

Gli obiettivi principali dei radicali, denuncia il Consiglio, sono i sacerdoti, le monache e le loro famiglie, che devono anche nascondere la propria identità nei campi di rifugiati per non essere intercettati dalla polizia o dagli estremisti.

Sono stati registrati anche nuovi attacchi contro alcune chiese a Bangalore, dove sono state profanate le specie eucaristiche, e due chiese di rito siro-malabar nel Kerala, considerate patrimonio storico e risalenti al Medioevo (una di queste, la cattedrale dei Giacobiti, fu costruita nell'825).

15 settembre 2008

Fuggite gli idoli!

La speranza resterà sempre la più forte! La Chiesa, costruita sulla roccia di Cristo, possiede le promesse della vita eterna non perché i suoi membri siano più santi degli altri uomini, ma perché Cristo ha fatto questa promessa a Pietro: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”(Mt 16, 18). In questa speranza indefettibile nella presenza eterna di Dio in ciascuna delle nostre anime, in questa gioia di sapere che Cristo è con noi fino alla fine dei tempi, in questa forza che lo Spirito dona a tutti gli uomini e a tutte le donne che accettano di lasciarsi afferrare da Lui, io vi affido, cari cristiani di Parigi e di Francia all’azione potente e misericordiosa del Dio d’amore che è morto per noi sulla Croce e risorto vittoriosamente al mattino di Pasqua. A tutti gli uomini di buona volontà che mi ascoltano, io ridico con san Paolo: Fuggite il culto degli idoli, non smettete di fare il bene!


Benedetto XVI, Parigi, 13/9/2008

Visita del Papa a Parigi

Intervista concessa dal Santo Padre ai giornalisti durante il volo verso la Francia (12 settembre 2008)

Incontro con le autorità dello Stato all'Elysée (Parigi, 12 settembre 2008)

Incontro con la Delegazione Ebraica (Parigi, 12 settembre 2008)

Incontro con il mondo della cultura al Collège des Bernardins (Parigi, 12 settembre 2008)

Celebrazione dei Vespri con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i diaconi nella Cattedrale di Notre-Dame (Parigi, 12 settembre 2008)

Veglia di preghiera dei giovani sul Sagrato della Cattedrale di Notre-Dame (Parigi, 12 settembre 2008)

Saluto dalla finestra della Nunziatura Apostolica (Parigi, 12 settembre 2008)

Visita all'Institut de France (Parigi, 13 settembre 2008)

Dedica del Santo Padre sul Libro d'Oro (Institut de France, Parigi, 13settembre 2008)


Santa Messa all'Esplanade des Invalides (Parigi, 13 settembre 2008)


Processione Eucaristica "aux flambeaux" nel piazzale del Rosario (Lourdes, 13 settembre 2008)