La maggior parte degli italiani ieri ha preferito il Grande Fratello alle dirette su Eluana (Porta a Porta e Tg4). 8 milioni contro 5.
La notizia qui.
10 febbraio 2009
«Non sono responsabile del sangue di quest’uomo; vedetevela voi»
Così disse Ponzio Pilato, e così ha ripetuto il governo italiano e soprattutto il presidente della repubblica.
09 febbraio 2009
Il PD pensa alla costituzione
Il PD farà domani una manifestazione in difesa della costituzione.
Evidentemente per loro la costituzione è più importante di una vita umana.
C'è da dire che il governo e il parlamento avrebbero avuto mesi e mesi di tempo per fare una legge "salva-Eluana", e invece si sono ridotti all'ultimo secondo.
Evidentemente per loro la costituzione è più importante di una vita umana.
C'è da dire che il governo e il parlamento avrebbero avuto mesi e mesi di tempo per fare una legge "salva-Eluana", e invece si sono ridotti all'ultimo secondo.
Eluana vuole morire?
Secondo Pietro Crisafulli no. Beppino Englaro vuole semplicemente togliersi una sofferenza, facendo ammazzare la figlia.
L'articolo qui.
L'articolo qui.
Le mucche inquinano
Lo diceva anche Socci (in Il genocidio Censurato), anche se lui parlava dei rutti delle pecore australiane:
le mucche inquinano più delle auto.
le mucche inquinano più delle auto.
06 febbraio 2009
Sull'obiezione di coscienza
La mia risposta a questo post di Luca Sofri:
Secondo me, l'obiezione di coscienza è un ottimo strumento democratico per condurre battaglie politiche.
Ci sono purtroppo molti casi in cui la coscienza impedisce di obbedire ad una legge, ed in questi casi le strade sono due: ignorare i propri convincimenti ed obbedire, oppure segure le proprie idee e disobbedire, pagando il prezzo che la violazione della legge comporta. In altri casi invece la legge consente di non rispettare un obbligo scegliendone un altro (es. servizio militare), o di non essere obbligati a fornire un servizio (es. aborto, anticoncezionali, ecc...).
Credo che però nessuno sia obbligato dalla legge ad eseguire la sentenza per la Englaro. Se un medico si rifiuta di farlo basta trovarne un altro disponibile. Lo stesso vale per l'aborto (per quanto ne so la legge non obbliga a praticare l'aborto ma lo permette), ad esempio, anche se in alcuni casi la legge obbliga anche gli obiettori a non obiettare. Quindi se Poletto invita i medici a non praticare l'eutanasia in realtà non invita neanche all'obiezione di coscienza perché non c'è nessuna legge che consente l'eutanasia: la sentenza della Cassazione ha solo autorizzato l'eutanasia, non obbliga nessuno ad eseguirla.
L'idea che ognuno possa disobbedire alla legge a piacimento ovviamente è assurda. Se qualcuno, secondo coscienza, decide di farlo, ne paga le conseguenze, e può lottare perché la legge cambi (ho letto Don Milani!).
Insomma, secondo me lo stato non consente ai cattolici di violare le leggi. Al massimo sono da contestare alcuni privilegi fiscali (per esempio non c'è l'obbligo di pagare la Siae per le musiche eseguite in chiesa).
Anche il paragone con i musulmani mi pare un po' azzardato, cioè una legge analoga a quella sull'aborto dovrebbe consentire ad un musulmano di non lapidare un'adultera quando la legge lo permette. A scuola c'è la possibilità, per i non cattolici, di non avvalersi dell'ora di religione; inoltre alle mense scolastiche ci sono i menù personalizzati per i musulmani, mentre ad esempio non ci sono per i cattolici in quaresima.
Però sono d'accordo che l'obiezione di coscienza non deve essere un alibi, né essere considerata così eroica e nobile, specialmente quando non si rischia nulla.
Secondo me, l'obiezione di coscienza è un ottimo strumento democratico per condurre battaglie politiche.
Ci sono purtroppo molti casi in cui la coscienza impedisce di obbedire ad una legge, ed in questi casi le strade sono due: ignorare i propri convincimenti ed obbedire, oppure segure le proprie idee e disobbedire, pagando il prezzo che la violazione della legge comporta. In altri casi invece la legge consente di non rispettare un obbligo scegliendone un altro (es. servizio militare), o di non essere obbligati a fornire un servizio (es. aborto, anticoncezionali, ecc...).
Credo che però nessuno sia obbligato dalla legge ad eseguire la sentenza per la Englaro. Se un medico si rifiuta di farlo basta trovarne un altro disponibile. Lo stesso vale per l'aborto (per quanto ne so la legge non obbliga a praticare l'aborto ma lo permette), ad esempio, anche se in alcuni casi la legge obbliga anche gli obiettori a non obiettare. Quindi se Poletto invita i medici a non praticare l'eutanasia in realtà non invita neanche all'obiezione di coscienza perché non c'è nessuna legge che consente l'eutanasia: la sentenza della Cassazione ha solo autorizzato l'eutanasia, non obbliga nessuno ad eseguirla.
L'idea che ognuno possa disobbedire alla legge a piacimento ovviamente è assurda. Se qualcuno, secondo coscienza, decide di farlo, ne paga le conseguenze, e può lottare perché la legge cambi (ho letto Don Milani!).
Insomma, secondo me lo stato non consente ai cattolici di violare le leggi. Al massimo sono da contestare alcuni privilegi fiscali (per esempio non c'è l'obbligo di pagare la Siae per le musiche eseguite in chiesa).
Anche il paragone con i musulmani mi pare un po' azzardato, cioè una legge analoga a quella sull'aborto dovrebbe consentire ad un musulmano di non lapidare un'adultera quando la legge lo permette. A scuola c'è la possibilità, per i non cattolici, di non avvalersi dell'ora di religione; inoltre alle mense scolastiche ci sono i menù personalizzati per i musulmani, mentre ad esempio non ci sono per i cattolici in quaresima.
Però sono d'accordo che l'obiezione di coscienza non deve essere un alibi, né essere considerata così eroica e nobile, specialmente quando non si rischia nulla.
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